L’anno che verrà… al Nido

Se ripensassimo all’ultimo periodo, crediamo che nessuno si esimerebbe dal definirlo, con più o meno pathos, “faticoso”, “tosto”, “interminabile”, ma anche “decisivo”. Il 2020 è sicuramente un anno che ha messo a dura prova tutti i servizi all’infanzia facendo nascere il timore di non poter continuare a svolgere un lavoro che è così importante per i bambini, per le famiglie e per noi educatori, così indispensabile. Ri-partire a settembre, anche se sommerse da nuovi protocolli e procedure di sanificazione, ci ha ricollocato nel nostro luogo d’origine e, a distanza di qualche mese, possiamo affermare che, se lo sguardo pedagogico rimane il nostro punto di partenza, tutto può assumere un significato diverso, tutto può ripartire. Abbiamo dovuto suddividere bambini ed educatrici in bolle, rivalutare spazi, materiali, ma non abbiamo rinunciato alla riflessione pedagogica che vede nella figura dell’adulto un «REGISTA EDUCATIVO» e un «ARCHITETTO DELLO STUPORE», un adulto che ha il compito di supportare e accompagnare lo sviluppo sociale, affettivo e cognitivo del bambino. Nel tempo della ripresa, tante famiglie si sono affidate, come hanno sempre fatto, alle nostre cure ed è grazie a questa alleanza educativa che abbiamo potuto ripensare tutto, dall’accoglienza al mattino alle riunioni su Zoom. Distanti, ma sempre vicini. Oggi possiamo dire di essere tornati a una parziale normalità, sicuramente diversa, ma comunque “nostra”.

E allora avanti tutta! Siamo pronte per entrare, più cariche che mai, nel 2021!